Vasto, 1997

Maria Sofia Biccari, classe ’97, frequenta la facoltà di Arti Visive a Venezia dove, attraverso le pratiche del contemporaneo, indaga i fenomeni relazionali dell’identità. La sua ricerca per Controcultura ribalta il tema scelto, quello dell’acqua, che assume una forma spettrale e oscura. L’installazione consiste in cinque scatti realizzati dall’artista con il mezzo analogico e stampati in negativo su acetato, che ricordano i Freischwimmer di Wolfgang Tillmans*,* proiettati nell’ambiente circostante da alcune torce.

L’opera gioca su due livelli: in primo piano la luce, che rievoca la superficie del mare luminosa e viva, in secondo piano il blu che restituisce l’idea dei fondali incontaminati. Esiste però un piano intermedio, rappresentato dal colore nero, che rimanda all’inquinamento, un inquinamento sia fotografico, dato dalla scelta di stampare le foto in negativo, sia marino. È questo il tema fondamentale dell’installazione, il passaggio da una superficie pura ad un piano contaminato e pericoloso, dato dal gioco di luci e sovrapposizioni che proiettano sull’ambiente circostante le ombre filtrate attraverso i diversi piani fotografici.

Riduzioni, 2021

Dettaglio dell'opera

Dettaglio dell'opera

Dettaglio dell'opera

Dettaglio dell'opera

Maria Sofia Biccari, Riduzioni, 2021, stampe su acetato, plastica, torce, ferro, dimensioni variabili